Nella foto: Giovedì 9 Settembre 2010 – Si alza il vento, e le polveri invadono la città di Taranto
Foto di Marcello Filonide Bellacicco
"E pur si muove!". Non potevo trovare frase più esplicativa rispetto a quella che è la situazione ambientale qui a Taranto. Lentamente, ma qualcosa si muove.
Bomba numero 1: è stata finalmente stabilita la data in cui si svolgerà il referendum anti-ILVA, referendum che è consultivo (il che vuol dire che l'Ilva non sarà in alcun modo obbligata a chiudere parzialmente, totalmente nè a pagare alcun risarcimento) e che verte sui seguenti tre punti:
- Chiusura totale dello stabilimento (con la salvaguardia dei livelli occupazionali da impiegare in settori alternativi);
- Chiusura della area di lavorazione a caldo (con lo smantellamento dei parchi minerali che riversano polveri sul quartiere Tamburi) e
- Richiesta di risarcimento per danni da inquinamento ambientale (come accertato da una sentenza della Corte di Cassazione).
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