Il mandorlo – Quando l'orgoglio non può fare che male…

Alto e trionfante, ben diritto e puntato verso il cielo, un mandorlo dominava sull’orto. Era felice quando le leggiadre cocorite dai vivaci colori o le cinciallegre eleganti e signorili si rincorrevano sui suoi rami; ospitava con gioia cardellini, usignoli e altri uccelli canterini. Ma un giorno si posò su uno dei suoi rami un upupa. L’uccello appoggiò l’orecchio alla corteccia dell’albero e percepì il formicolio delle minuscole ma voraci larve che abbondavano sotto la scorza. Infilò il suo lungo becco ricurvo nel tronco del mandorlo, cominciò a estrarre le larve e a divorarle. Il mandorlo precipitò in una cupa tristezza. Quell’uccello squallido, che frugava con il becco nella sua corteccia e rovinava la sua perfetta bellezza, era veramente insopportabile. Il superbo mandorlo fece di tutto per scacciare l’upupa, che finalmente un giorno se ne volò via. Da quel momento le piccole larve poterono ingrassare in pace e lentamente invasero tutto il tronco. Bastò un colpo di vento, una sera, a schiantare l’orgoglioso mandorlo.

 

Se qualcuno ti "becca sotto la pelle", mostrandoti difetti e manchevolezze, non arrabbiarti. Ringrazialo.

Autore: Bruno Ferrero – Libro: Solo il Vento lo sa – Casa Editrice: ElleDiCi

Certo, in questo periodo ci starebbe stata bene anche la storiella "Gli amici e l’orso", ma l’avevo già riportata…e credo che anche questa – in un periodo in cui si respira in giro tanta aria d’orgoglio che non fa vedere le cose come realmente stanno, nonostante tutti i passi compiuti per far capire – vada decisamente bene.

Buona giornata a tutti

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