E per la saga "Storie dal quarto mondo", vi proponiamo un'altra bellissima storia da quel di Taranto.
Come tutti ormai ben sanno, qui a Taranto è stato dichiarato il dissesto finanziario. Come tutti ben sanno, qui a Taranto siamo quasi con le pezze "al sedere".
Bene, ecco a voi l'ennesima nuova puntata di Tarantinità! Qualche giorno fa tre dirigenti dell'AMIU (Azienda Municipalizzata di Igiene Urbana), società partecipata con capitale al 100% del Comune di Taranto, hanno avuto il buon gusto di alzarsi lo stipendio (delibera n. 67 del 4 luglio 2007), con votazione all'unanimità “…per l’efficienza raggiunta nell’espletamento delle funzioni dirigenziali espresse e quindi l’importo riconosciuto è da considerare negli anni 2008 e 2009”. Quindi, guardando al futuro. E giustamente direi: qui in città si deve fare lo slalom tra i cassonetti ricolmi di spazzatura, spesso i marciapiedi sono occupati..e quindi si sa che peggio di così non si può andare, e ci si alza lo stipendio per quando, in futuro, (forse) verranno risolti tutti i problemi. Tra l'altro uno dei tre andrà in pensione dall'1 Ottobre prossimo.Il tutto mentre sui cittadini arriva la stangata TARSU (tra l'altro già finita in Procura della Repubblica), con un aumento del 118% per portare le entrate dei rifiuti solidi urbani a 10 milioni di euro. E noi dovremmo pagare la pensione a questi "efficienti" dirigenti?
Preferisco non proferir parola ed aspettare che si attivi questa commissione richiesta dal Sindaco. Qualcosa mi dice che dal calderone usciranno le ennesime puntate di "Storie dal quarto mondo".
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2 risposte a “Storie dal quarto mondo: Taranto, la Tarsu e gli stipendi dell'AMIU”