Forse starò esagerando, ma ultimamente avverto una strana aria censoria da parte della stampa, e questo malessere accresce sempre di più. Sì, aria censoria: avverto una sorta di strana censura da parte degli organi di stampa, a partire da quelli locali per arrivare a quelli nazionali, nei confronti dei tarantini. Non si parla quasi mai della diossina qui a Taranto (ricordo solo il caso dell’articolo scritto qualche mese fa dall’Espresso, "La Puglia dei veleni", poi nulla più), mentre per le mozzarelle di bufala della Campania sta nascendo un caso internazionale.
Basti guardare i titoli delle principali testate giornalistiche online:
- Repubblica: Mozzarella, Tokyo sblocca i prodotti non campani. UE all’Italia: "Intervenite"
- TGCom: Bufala, l’Unione Europea minaccia l’Italia: "Misure insufficienti, bisogna fare di più"
- Corriere della Sera: Mozzarelle, la UE boccia l’Italia. Ma il Giappone dà il via libera.
- La Stampa: Mozzarelle, blocco parziale di Tokyo
E potrei continuare con tutti i giornali. Non c’è UNA notizia relativa ai controlli fatti effettuare da Peacelink nei giorni scorsi e che hanno portato già alla chiusura di due allevamenti della zona. Per fortuna, ogni tanto una goccia d’acqua in questo mare di schifo si trova:
A Rai Uno, a chi ha registrato la trasmissione e l’ha inserita su YouTube, a chi mi ha segnalato i video e a chi li condividerà sui propri blog/siti va il mio più sincero ringraziamento: se non cominciamo noi a muoverci (vedi Manifestazione di sabato) la vedo sempre più dura.
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