Appello delle società pediatriche italiane per i bambini di Taranto

Ricevo e rigiro, con preghiera di massima diffusione: dopo il video andato in onda lo scorso 28 Ottobre 2010 (segnalatovi qualche minuto fa su questo blog), le società pediatriche italiane (ACP, SIP e FIMP) si sono mosse firmando un appello congiunto inviato successivamente al Consiglio dei Ministri, a tutti i deputati del Parlamento Italiano, a tutti i deputati italiani al Parlamento Europeo e alle Agenzie di stampa in merito al DDL 155 e al superamento del livello di benzo(a)pirene.

Di seguito il testo, qui il pdf con il documento.

Al Consiglio dei Ministri 
 
Al Ministro per le Politiche Europee, On. Andrea Ronchi
Al Ministro dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, On. Stefania Prestigiacomo
Al Ministro della Salute, On. Ferruccio Fazio
Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Altero Matteoli
Al Ministro dello Sviluppo Economico, On. Silvio Berlusconi
Al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, On. Giancarlo Galan
Al Ministro degli Affari Esteri, On. Franco Frattini
Al Ministro della Giustizia, On. Angelino Alfano
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze, On. Giulio Tremonti
Al Ministro per i Rapporti con le Regioni e per la coesione territoriale, On. Raffaele Fitto
 
 
E per conoscenza a:

Tutti i deputati del Parlamento Italiano

Tutti i deputati italiani al Parlamento Europeo

Agenzie di stampa 

2 novembre 2010

Stupisce  molto  aver  appreso  che  il  nostro  Governo  il  13.8.2010  con  il  Decreto  Legislativo  n.  155 abbia spostato al 31 dicembre 2012 il divieto di superamento del livello di 1 nanogrammo a metro cubo per il benzo(a)pirene. Tale divieto era in vigore dal 1‐1‐1999 per le aree urbane sopra 150.000 abitanti.

Stupisce  perché  i  danni,  anche  severi  e  irreversibili,  sulla  salute  umana  e  dei  bambini  in particolare,  conseguenti  all’esposizione  a  sostanze  chimiche  sono  oramai  noti  e  documentati  da ampia letteratura scientifica. L’impegno prioritario dei Governi pertanto è quello di controllare e ridurre quanto possibile l’immissione di sostanze tossiche nell’ambiente. Molto in questo senso è ancora  da  fare,  ma  molto  è  stato  fatto  grazie  alla  normativa  europea  e  anche  italiana  a dimostrazione di una costante e doverosa attenzione dei Governi al problema. 

Tale  Decreto  Legislativo  di  fatto  mantiene  ancora  per  2  anni  i  cittadini  italiani  al  rischio  di esposizione a livelli elevati di questo pericolosissimo inquinante, svincolando le aziende inquinanti dall’obbligo di abbattere le emissioni in eccesso.

In  particolare,  mantiene  in  questa  inaccettabile  situazione  di  rischio  i  cittadini  ed  i  bambini  di Taranto,  città  in  cui  l’acciaieria  più  grande  d’Europa,  l’ILVA,  immetterebbe,  secondo  i  calcoli dell’ARPA Puglia, il 98% del benzo(a)pirene presente nel quartiere più vicino.

Desta  preoccupazione  inoltre  osservare  che,  ai  sensi  del  Decreto  Legge,  il  valore  obiettivo,  1 nanogrammo  al  metro  cubo,  anche  dopo  la  data  indicata,  dovrà  essere  osservato  purché  ciò  non comporti “costi sproporzionati”.

E’  compito  della  comunità  scientifica  porre  all’attenzione  del  Governo  i  “costi  umani”  dovuti all’esposizione al benzo(a)pirene che, come recita la direttiva 2004/107/CE del Parlamento europeo, è agente cancerogeno genotossico. Ci preme inoltre ricordare che la letteratura scientifica dimostra che l’esposizione in gravidanza ad elevati livelli di benzo(a)pirene comporti il rischio di ridurre il Quoziente Intellettivo del neonato, aumenti il rischio di malattie respiratorie del bambino e, poiché il  feto  può  essere  fino  a  10  volte  più  suscettibile  al  danno  del  DNA,  possa  tramite  esposizione prenatale incrementare molto il rischio cancerogeno.

Si  chiede  pertanto,  in  considerazione  dei  rischi  per  la  salute  sproporzionati  ed  inaccettabili derivanti dall’esposizione a livelli elevati di tale agente cancerogeno, che il Governo riveda le sue decisioni  con  la  massima  urgenza  e  ripristini  integralmente  la  precedente  normativa  sul benzo(a)pirene.

In attesa di un Vostro riscontro, porgiamo distinti saluti.

Per l’Associazione Culturale Pediatri (ACP)
Paolo Siani – Presidente, 
Annamaria Moschetti – Referente regionale ACP per la Puglia e la Basilicata

Per la Società Italiana di Pediatria (SIP)
Alberto Ugazio – Presidente

Per la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP)
Giuseppe Mele – Presidente

2 risposte a “Appello delle società pediatriche italiane per i bambini di Taranto”

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