Post IMPORTANTISSIMO per segnalare a tutti voi l’appello ad opera dell’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie) di Taranto per ridurre le emissioni di diossina nella/sulla nostra città.
Ecco il testo dell’appello:
Emissioni diossina a Taranto dell’ILVA S.p.A
(rilevazioni Arpa Puglia)
12 Giugno 2007 | 2,4 nanogrammi per metro cubo d’aria |
14 Giugno 2007 | 4,3 nanogrammi per metro cubo d’aria |
16 Giugno 2007 | 4,9 nanogrammi per metro cubo d’aria |
Febbraio 2008 7 nanogrammi per metro cubo d’aria |
Il diritto alla salute
è l’unico inalienabile e non comprimibile!
Lo Stato italiano e gli Enti locali
non possono restare inerti dinanzi a questo scempio!
muoiano di cancro!
Al Ministro dell’Ambiente
A tutti i rappresentanti italiani presso le Istituzioni Europee
A tutti i Parlamentari e i Senatori Italiani
Al Governatore della Regione Puglia
Al Prefetto di Taranto
Al Presidente della Provincia di Taranto
Al Sindaco di Taranto
- Predisposizione a brevissimo termine di un monitoraggio 24 ore su 24, ad opera dell’ARPA PUGLIA, delle emissioni inquinanti degli impianti: ILVA S.p.A, dell’ENI S.p.A., della centrale EDISON, dell’ENI POWER, della CEMENTIR.
- Riduzione, in applicazione della normativa comunitaria (Decisione del Consiglio 2004/259/CE), del limite di emissione di diossina a 0.4 ng TE/m3 -0.4 nanogrammi per metro cubo normalizzato (valore espresso in tossicità equivalente), attraverso la modifica del Dlgs 152/2006 o attraverso la stipula di specifici accordi d’intesa tra lo Stato, la Regione Puglia, la Provincia di Taranto, il Comune di Taranto, e i gestori degli impianti industriali (art.5 co. 20 del D.L.vo 59/2005).
- Potenziamento del registro Tumori della Provincia Jonica, al fine di avere a disposizione dei dati di incidenza e mortalità per neoplasie “scientificamente rilevanti”.
- NON RILASCIO DELL’ Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) all’ILVA S.p.A se non dopo l’indicazione (produzioni di dati e documenti) da parte della società: 1) delle tecnologie utilizzate per prevenire o ridurre le emissioni inquinanti (in particolare, benzene, PCDD-PCDF (diossine), polveri metalliche e IPA); 2) delle misure previste per controllare tali emissioni; 3) delle migliori tecniche disponibili utilizzate per prevenire o ridurre tali emissioni.
Non c’è altro da aggiungere, se non firmate, firmate, firmate. E’ ora di cominciare a cambiare un po’ di cose.
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2 risposte a “Appello dell'AIL (Associazione Italiana contro Leucemie) di Taranto contro la diossina, firmate firmate firmate”